Classificazione

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Le varianti cliniche dell’Epitelioma basocellulare

Piano cicatriziale e' la forma di più frequente riscontro. Ha l’aspetto di una chiazza rotonda o ovale che aumenta progressivamente di dimensioni con il passare del tempo. Il centro assume un aspetto atrofico cicatriziale depresso, di colore bianco opaco e spesso è ricoperto da squame grigio-brune, aderenti. L’area cicatriziale a tratti è omogenea, a tratti cosparsa di teleangectasie, di elementi perlacei rilevati e di crosticine. Alla periferia della chiazza si osserva un orletto perlaceo caratteristico. Questo tipo di epitelioma può essere particolarmente esteso.


Sclerodermiforme o morfeiforme e' una varietà piuttosto rara che si distingue dagli altri tipi di epiteliomi per la marcata sclerosi dermica. La lesione forma una chiazza bianco-giallastra piana o nodulare, cerea, dura, incassata nel derma che si estende alla periferia ed al centro sembra guarire con esito atrofico-cicatriziale. Dopo diversi anni la malattia può evolvere verso una forma terebrante.


Superficiale differisce dalle altre forme, in quanto predilige il tronco e gli arti e insorge in soggetti più giovani. Si sviluppa molto lentamente in superficie, senza presentare alcuna tendenza all’infiltrazione in profondità. Può essere suddiviso nelle seguenti tipologie, sempre nell’ambito della variante superficiale:

  • Tipo carcinoide (di ARHING): formato da piccole formazioni a disco, scure, sottoepiteliali, sparse; la struttura è uguale a quella di un nevo superficiale. Successive confluenze danno luogo a chiazze a forma di moneta.
  • Tipo eritematoide (di LITTLE): si presenta come una chiazza eritematosa persistente, con porzione centrale atrofica e leggermente desquamante e con un tipico orletto alla periferia lievemente rilevato, a tratti continuo, a tratti formato da piccole neoformazioni rotondeggianti, come una corona di perline.
  • Tipo pagetoide o bowenoide (di DARIER): appare come una placca rotondeggiante, piuttosto estesa (fino a 15-20 cm), cosparsa di formazioni squamo-crostose brunastre di piccole dimensioni, che ricoprono una superficie pigmentata o eritematosa. I margini sono ben netti e presentano l'orletto prima descritto.

Nodulare (o perlaceo di MEINER), e' frequente e si localizza soprattutto sul viso, più raramente sugli arti. Si manifesta con una papula o nodulo di aspetto perlaceo, traslucido di consistenza dura, di colorito cereo o bianco roseo. Non è dolente ne pruriginoso. Spesso sono evidenti delle teleangectasie. Il nodulo può ingrandirsi e formare placche, oppure può ulcerarsi precocemente nella sua parte centrale. L'ulcera presenta un fondo lucente, asciutto, irregolare per la presenza di piccoli bottoni neoplastici rossi o rosso-grigiastri, ricoperta da una squamo-crosta che, al distacco, determina sanguinamento. Con la comparsa dell'ulcera, l'orletto periferico si duplica all'interno, si avrà, così, l'aspetto di un muro che si alza e di una fossa che si approfonda; (basalioma nodulo-ulcerativo).


Cheratosico è una forma frequente; origina da una lesione precancerosa, la cheratosi senile o attinica. Si tratta di un epitelioma con aspetto a crosta, che ad un certo punto, va , improvvisamente incontro a cheratinizzazione, con formazione di ammassi cornei.


Ulcerativo (ulcus rodens) e' una lesione unica e spesso indolore (finché non coinvolge strutture nervose) che predilige i 2/3 superiori del volto. L’ulcerazione è l’aspetto dominante e solitamente d’esordio, ma e' anche possibile l’insorgenza di un’ulcerazione su un epitelioma piano o nodulare. L’ulcerazione, a margini piani e tagliati a picco ma priva dell’orletto periferico che invece è presente nella variante nodulo-ulcerativa può tendere verso l’estensione e verso la distruzione. Il fondo dell'ulcera è poco infiltrato, facilmente sanguinante, rosso-cupo, con essudato chiaro. Il tumore, inizialmente di piccole dimensioni, successivamente tende ad estendersi e ad approfondirsi, assumendo carattere distruttivo, scavando in profondità ed erodendo le strutture incontrate, i tessuti molli sottostanti, la cartilagine e persino l’osso: questa e' la forma tenebrante. Solitamente mancano le metastasi anche se la prognosi e' temibile perchè il trattamento e' reso impossibile dall’estensione delle lesioni che aggrediscono organi o strutture essenziali, determinando successivamente cachessia neoplastica.


Pigmentato si distingue dalle altre forma esclusivamente per la presenza di pigmento melanico nel tessuto tumorale o nello stroma che fanno pensare ad un melanoma.